Arezzo

Storia e curiosità su Villa Masini a Montevarchi

Villa Masini, una splendida dimora storica in stile liberty e Art Déco, è un esempio di architettura degli anni ‘20, e si trova a Montevarchi, nella splendida cornice della Toscana. Questa villa, oggi sotto la protezione del FAI, è una vera meraviglia e ha alle spalle una storia affascinante fatta di amore, guerra e fantasia. A Montevarchi Villa Masini è un luogo tutto da scoprire, di grande rilevanza storica: tra le sue mura infatti, si nascondono vicende, storie e tantissime curiosità.

La storia di Villa Masini

L’inizio della storia di Villa Masini risale al 1924, quando l’imprenditore Angiolo Masini commissionò i lavori di questa dimora a Giuseppe Petrini, per celebrare la grande fortuna derivante dalla fabbrica di cappelli di famiglia. La Familiare, la fabbrica dei Masini, si trova proprio davanti alla Villa perché Angiolo voleva, per lui e la moglie, una casa che fosse a brevissima distanza dal luogo di lavoro.

La Villa doveva essere un omaggio anche alla consorte, sposata in seconde nozze, ma la donna purtroppo morì prima della conclusione dei lavori, e non vide mai la villa terminata, né le splendide decorazioni commissionate in suo onore. Terminata nel 1927, Villa Masini era un tripudio di decorazioni eclettiche e particolari, totalmente anacronistiche rispetto al tempo in cui ci si trovava, ma sicuramente di spicco.

Con la Seconda Guerra Mondiale la Villa fu occupata da inglesi, francesi e tedeschi, per diventare poi un ospedale delle truppe americane. Queste continue occupazioni danneggiarono la dimora, ma a fare i danni maggiori, a detta degli eredi del defunto Masini, furono i tedeschi.

Villa Masini tornò ai proprietari nel 1945, al termine del conflitto, e da allora è stata oggetto di diversi restauri e lavori di manutenzione. L’aspetto della Villa è cambiato nel corso del tempo, ma la sua atmosfera un po’ strana e fuori contesto rimangono invariate, rappresentando un esempio di architettura liberty davvero affascinante.

Qualche curiosità

Villa Masini è un edificio che difficilmente si dimentica, e per molti può destare dei ricordi vederla nelle immagini moderne. Non è un caso, perché questa Villa fu il set di alcune scene del film La vita è bella, con Roberto Benigni, uno dei capolavori del cinema italiano e vincitore anche di 3 premi Oscar. A scegliere la Villa come location del film fu lo stesso Benigni, che dopo diverse ricerche individuò negli ambienti della limonaia, del giardino e di una delle stanze da letto, i set perfetti per la sua pellicola. Per girare la famosa scena di Dora nella stanza da letto, la troupe cambiò anche il colore della carta da parati, che passò da blu a rosa, e non è stata più cambiata sin dal giorno delle riprese.

Nonostante i lavori di Villa Masini furono commissionati a Giuseppe Petrini, amico di Angiolo Masini, il progetto è in realtà firmato da Luigi Zumkeller. Petrini infatti, all’epoca non operava più come libero professionista, ma alle dipendenze delle Ferrovie dello Stato, per cui il progetto fu firmato dall’architetto Zumkeller. Furono in tantissimi a lavorare a questa dimora, che infatti fu realizzata in circa 3-4 anni, un vero e proprio record.

La Villa si caratterizza per una commistione di stili diversi e per la presenza di elementi che, ad un primo sguardo, non sembrano avere nulla a che fare l’uno con l’altro.

Alla realizzazione della Villa e alle sue decorazioni, sia interne che esterne, collaborarono decine di persone, prevalentemente provenienti dalla stessa Montevarchi. Una cosa che sanno in pochi, è che la Villa è disseminata, per volere dello stesso Masini, di simboli che rimandano alla sua professione di cappellaio. Si possono scorgere un po’ ovunque, infatti, cardi (simbolo del mestiere della lana), lepri e conigli (da cui si prendeva la pelliccia per i cappelli).

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