La Toscana è una terra antica, popolata dall’uomo sin da quando se ne ha memoria. Qui c’è un paesaggio dolce, caratterizzato da colline coltivate e vigneti, un clima quasi sempre mite e un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. Il paesaggio toscano è disseminato, oltre che da borghi affascinanti e cascine, da antiche abbazie di altissimo valore storico e culturale. Questi edifici, alcuni in disuso e altri ancora attivi, rappresentano uno spaccato della storia più remota di questa terra, e raccontano vicende passate e intrighi, guerre e passioni.
Abbazia di Farneta
Una delle abbazie Toscana da visitare assolutamente, per la sua storia e la bellezza della sua architettura, è l’Abbazia di Farneta. Questa abbazia è uno dei monasteri benedettini più antichi e famosi di tutto il territorio della provincia di Arezzo, e si trova lungo la strada che porta da Cortona a Foiano della Chiana, nel cuore della Valdichiana.
Le sue origini si perdono nella storia, ma le prime testimonianze che la riguardano risalgono al 1014. L’abbazia di Farneta visse il momento di massimo fulgore dal X al XIV secolo, ma nel XVIII secolo la sua storia secolare terminò. Oggi del convento benedettino non rimane nulla, ma si può ancora visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta.
Abbazia di Vallombrosa
Un’altra abbazia toscana degna di nota è l’Abbazia di Vallombrosa, nel comune di Reggello (FI). Questa abbazia risale all’anno 1.000 circa, e fu fondata da Giovanni Gualberto. Solo dopo anni e anni di lavoro e ampliamenti, nel XV secolo la struttura assunse l’aspetto odierno, pur continuando ad evolversi nel corso della storia. Le parti più interessanti da visitare all’Abbazia di Vallombrosa sono sicuramente il monastero, il campanile del 1200 e la torre. Inoltre, all’interno dell’abbazia si possono ammirare numerose opere d’arte, mentre all’esterno si possono visitare i luoghi più sacri e significativi della vita del suo creatore, poiché qui sono presenti cappelle e tabernacoli, totalmente immersi nella natura.
Abbazia di Badia a Ruoti
L’Abbazia di Badia a Ruoti si trova nel cuore della Valdambra, ed è un edificio che risale all’anno 1000. Con il passare del tempo l’abbazia si trasformò nella sua forma e nel suo stile, passando da essere un edificio piuttosto piccolo con il tetto in stile romanico, alla struttura odierna, dotata di campanile, abside e transetto, oltre che di un tetto più ampio in mattoni rossi. Internamente gli interventi hanno trasformato lo stile da romanico a barocco, e proprio dietro l’altare si può ammirare una tavola di Neri di Bicci che risale al 1472, che raffigura l’Incoronazione della Vergine e Santi e l’Annunciazione.
Abbazia di Sant’Antimo
Quella di Sant’Antimo è una delle abbazie più belle da visitare in Toscana. Si tratta di un’abbazia antichissima, fondata, secondo la leggenda, da Carlo Magno e successivamente abitata dai monaci benedettini. Si narra che Carlo Magno nel 781, di ritorno da Roma lungo la via Francigena, si trovò da queste parti. Per fermare la peste che aveva colpito la sua corte, l’imperatore fece un voto e fondò l’Abbazia di Sant Antimo, che nel corso del tempo divenne quella che è oggi. Secondo le fonti, la sua costruzione risale al XII secolo, e ancora oggi è considerata un vero e proprio capolavoro di architettura medievale. A colpire principalmente sono gli elementi decorativi, raffinati ed espressivi, che sono un vero e proprio inno al Signore. La facciata rimasta incompleta e il modo in cui l’edificio si inserisce nel paesaggio circostante la rendono un vero must da visitare in Toscana.
Abbazia di San Galgano
Infine, tra le abbazie toscane, non si può non menzionare l’abbazia senza tetto di San Galgano. Si tratta di un’abbazia cistercense risalente al 1185 che si trova nella campagna senese, nei pressi di Chiusdino.
A rendere unica l’Abbazia è l’assenza del tetto, che manca da circa due secoli, ossia da quando, nel 1786, un fulmine colpì il campanile della chiesa e provocò il crollo di tutta la struttura. I monaci decisero di non ricostruirlo, per cui la chiesa fu sconsacrata e successivamente adibita a stalla. Dato però l’alto valore culturale dell’abbazia, nel 1926 lo Stato italiano se ne è fatto carico e ha iniziato a tutelarla.
Inoltre, ad aumentare il prestigio del sito è anche la Rotonda di Montesiepi, l’eremo in cui San Galgano si ritirò dopo una vita di eccessi. Qui si trova infatti la Spada nella Roccia italiana: un grande masso con una spada conficcata al centro.