Siena

Una visita al Bosco della Ragnaia, tra le crete senesi

Il Bosco della Ragnaia è un parco meditativo e artistico situato a San Giovanni d’Asso, piccolo borgo della Val d’Orcia, in provincia di Siena. Questo luogo è stato creato dall’artista americano Sheppard Craige, a partire dagli anni Novanta, e combina sapientemente natura, arte e filosofia, anche grazie alle opere di sua moglie, Frances Lansing, offrendo un’esperienza davvero unica e irripetibile per i visitatori che calcano i suoi sentieri.

Com’è fatto il Bosco della Ragnaia

Il Bosco, nato su un terreno un tempo destinato alla caccia con reti per gli uccelli (da qui il nome “Ragnaia”) è immerso in un paesaggio suggestivo fatto di colline, calanchi e crete, le celebri crete senesi, che mutano aspetto con le stagioni e la luce. Il giardino, pur essendo un’opera contemporanea iniziata nel 1996, ha un aspetto quasi antico, grazie al lavoro dei muschi e all’integrazione armoniosa con il paesaggio naturale.

Craige, che si trasferì in Toscana alla ricerca di nuovi paesaggi e ispirazioni, trasformò questo spazio strutturandolo come un giardino rinascimentale, privo di fiori, ma caratterizzato da una rigorosa architettura che presenta siepi di bosso, muretti, colonne, sentieri e giochi d’acqua che si alternano a spazi meditativi e riflessivi.

Ogni angolo del parco invita a una pausa di riflessione: in questo modo il percorso diventa anche un viaggio interiore oltre che un’esperienza estetica. Il visitatore, camminando nel bosco, può confrontarsi non solo con la bellezza della natura, ma anche con le domande esistenziali che essa evoca, partecipando così attivamente all’idea concettuale di Craige. Piacere estetico, per gli occhi, sì, ma anche meditativo, riflessivo, per la mente.

Cosa vedere al Bosco della Ragnaia: opere d’arte e installazioni

Tutto questo fa da sfondo a opere d’arte che stimolano la riflessione e pongono domande, piuttosto che offrire risposte definitive, come nell’intenzione originale del creatore. Tra le installazioni spiccano l’Altare del tempo presente, l’Oracolo di te stesso e l’Altare dei dubbi, accompagnati da motti e inscrizioni che invitano alla meditazione e al confronto con le grandi questioni dell’esistenza.

Ad esempio, la Collina dei pali dipinti invita a riflettere sul concetto di tempo, mentre il Monumento del momento presente vuole sottolineare l’importanza del vivere hic et nunc, nel qui e ora: l’Altare dello Scetticismo, infine, vuole omaggiare il pensiero del filosofo e scrittore francese Michel de Montaigne.

Tra le opere più suggestive figurano la Fontana del buon senso, che invita alla prudenza simbolica di non bere la sua acqua, e il Centro dell’Universo, un cerchio di sabbia che si interroga sul significato dell’assoluto.

L’idea centrale del Bosco è l’indeterminatezza, che si manifesta nell’invito ad accettare la molteplicità delle interpretazioni e nell’allontanare la presunzione di detenere verità assolute. Si tratta di un approccio che si riflette anche nelle regole del luogo: per preservare l’esperienza contemplativa, infatti, è d’obbligo tenere un’atmosfera silenziosa e rispettosa.

Quanto costa entrare al Bosco della Ragnaia

Il Bosco della Ragnaia è aperto gratuitamente tutto l’anno e rappresenta quindi un luogo dove potersi recare liberamente per un momento di meditazione e introspezione, circondati dalla natura e dalla bellezza delle crete senesi che fanno da sfondo.

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