Arezzo è una delle città più belle della Toscana ed è una meta perfetta da visitare in due giorni. Pianificare in anticipo cosa vedere ad Arezzo e come trascorrere qui un fine settimana è il modo migliore per godere al massimo di tutto quello che questa splendida città ha da offrire, per assaporare i piatti tipici locali e per non perdere nemmeno uno scorcio dei meravigliosi paesaggi della zona.
Questa città è bella da visitare in ogni stagione dell’anno. Dalla primavera, quando le campagne riprendono colore e i fiori sbocciano, all’inverno, con i suoi mercatini storici e famosissimi.
Piazza Grande
Questa piazza è il cuore pulsante della città di Arezzo, ed è nota per la sua forma a trapezio e la sua inclinazione. Piazza Grande nacque attorno al 1200 e inizialmente aveva una superficie molto più ampia, che però fu ridotta nel 1573 per permettere a Giorgio Vasari di avere spazio a sufficienza per il Palazzo delle Logge, uno degli edifici principali della città, che occupa la parte più alta della piazza proprio con il suo grande loggiato.
Sulla piazza affacciano numerosi edifici di rilevanza notevole, come il Palazzo della Fraternita dei Laici, con il suo orologio astronomico e il campanile a vela, il Palazzo Cofani-Brizzolari, la Torre Faggiolana e il Palazzo Lappoli.
Ci sono anche un numero indefinito di ristoranti, bar e locali, e oggi Piazza Grande è, esattamente come in passato, il centro nevralgico della città, luogo di incontro di gente del posto e turisti, e centro culturale dove si svolgono eventi e appuntamenti della vita sociale cittadina. Trovandosi al centro di Arezzo, è praticamente impossibile non passare più e più volte per questa piazza mentre si visita la città, e tutte le strade sembrano convergere qui.
Fortezza Medicea
Un luogo assolutamente da non perdere ad Arezzo è la maestosa Fortezza Medicea, che dall’alto della sua posizione domina tutta la città. Ideata da Giuliano e Antonio da Sangallo all’inizio del ‘500 e completata nel 1540 su commissione di Cosimo I de’ Medici, la Fortezza si trova nel punto in cui sorse, tra il IX e l’XI secolo, il primo nucleo fortificato di Arezzo. Il suo legame con la città è indissolubile dal momento che qui hanno avuto luogo eventi importantissimi, che hanno segnato la storia di Arezzo.
La sua particolarità è la pianta a stella, con ben cinque bastioni. Il complesso passò dai Medici al conte Fossombroni e successivamente al Comune di Arezzo, ed è oggi uno spazio dove andare a rilassarsi, a passeggiare e ad ammirare il paesaggio meraviglioso che si apre agli occhi. Alla Fortezza Medicea, inoltre, si organizzano mostre d’arte ed eventi, ed è dunque un luogo estremamente vissuto, interessantissimo da visitare e da scoprire.
Duomo di Arezzo
Parlando di cosa vedere ad Arezzo in due giorni, non si può non menzionare il Duomo dei SS. Pietro e Donato, collocato sul colle di San Pietro. La sua costruzione durò circa tre secoli a causa di diverse interruzioni, guerre e giochi di potere, e terminò ufficialmente nel 1511. Nei secoli successivi comunque, ci furono modifiche e ampliamenti, abbellimenti e rifacimenti, che consegnano oggi una scalinata in travertino del ‘700, una facciata e la punta del campanile del secolo scorso, e il nuovo presbiterio, risalente al 2012.
Questo luogo di culto merita una visita non solo per la sua importanza religiosa, ma anche per le splendide opere d’arte che si trovano al suo interno, su cui spicca tra tutte il bassorilievo sul fonte battesimale, attribuito a Donatello. Inoltre, nell’altare maggiore c’è la maiolica miracolosa con la Madonna del Conforto che, secondo la tradizione, il 15 febbraio 1796 fece terminare una terribile scia di scosse sismiche che andava avanti da giorni.
La Basilica di San Francesco
Un altro luogo di culto importantissimo in città, che conserva uno dei capolavori più importanti di tutta l’arte italiana, e che merita assolutamente di essere inserito in un itinerario di due giorni ad Arezzo, è la Basilica di San Francesco.
Qui si trova infatti uno dei cicli pittorici più famosi e conosciuti del mondo, di epoca rinascimentale: la Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Per ammirare il ciclo pittorico si deve entrare nella Cappella Bacci, e lasciarsi ammaliare dalla maestria dei dipinti, realizzati nella seconda metà del 1400 e che rappresentano la storia della Croce su cui fu crocifisso Gesù Cristo.
Nella Basilica sono presenti anche altre opere d’arte, e l’intero edificio è meritevole di plauso. Si tratta di una tappa da non perdere quando si vengono a passare due giorni ad Arezzo, e un’ottima occasione per ammirare da vicino uno dei pezzi d’arte italiana più importanti in assoluto. Qui ogni anno vengono turisti da tutto il mondo, e la Basilica rappresenta anche un importante luogo di pellegrinaggio e preghiera.
Le opere di Vasari
Il nome della città di Arezzo è indissolubilmente legato a quello di Giorgio Vasari, uno degli artisti toscani più famosi e celebri della storia. Il Vasari, già menzionato per la realizzazione del Palazzo delle Logge, è presente in diversi punti della città. In particolare, per avvicinarsi alla sua opera e alla sua vita, meritano una visita Casa Vasari e il Museo d’Arte Medievale e Moderna.
Casa Vasari fu la dimora dell’artista e di sua moglie Niccolosa a partire dal 1550, ed è una delle dimore meglio conservate in Italia, oltre ad essere la sede dell’Archivio Vasariano. Qui si può scoprire il lato più intimo e personale del suo animo, mentre nel Museo d’Arte Medievale e Moderna si può entrare in contatto con la sua arte.
Anche camminare per le vie di Arezzo permette di scoprire la vita di Vasari, poiché la sua mano si ritrova in moltissimi edifici. Un itinerario vasariano che si rispetti deve includere: la Badia delle Sante Flora e Lucilla, la Chiesa della Santissima Annunziata, il Museo Diocesano, il Palazzo della Fraternita dei Laici, il Palazzo delle Logge, il Duomo di Arezzo e la Chiesa di Santa Maria della Pieve e l’Acquedotto vasariano.
Basilica di San Domenico
Tra le cose da vedere ad Arezzo in due giorni, non si può non nominare la Basilica di San Domenico e il suo Crocifisso di Cimabue. L’edificio fu costruito nel 1275, e l’anno successivo ospitò il primo conclave della storia, per poi finire i lavori solo nel XIV secolo. Dalla facciata asimmetrica in muratura, la Basilica è immediatamente riconoscibile nel suo stile gotico e nel suo passare quasi inosservata, ma al suo interno custodisce un vero e proprio tesoro. Qui infatti si trova il Crocifisso di Cimabue, il capolavoro giovanile del maestro di Giotto.
L’Accademia Petrarca
Come Giorgio Vasari, un altro grandissimo nome legato alla città di Arezzo è quello di Francesco Petrarca. Qui il poeta coronato nacque e visse per molto tempo, anche se la sua dimora originaria non è arrivata fino a noi. Infatti, dove prima sorgeva la casa di Francesco Petrarca, oggi si trova un palazzo cinquecentesco.
Per apprezzare l’opera di Petrarca e avvicinarsi alla sua vita però, si può visitare l’Accademia Petrarca, in Via dell’Orto 28, a pochi passi dalla Piazza Grande. Al suo interno si trovano una vastissima biblioteca e alcuni cimeli del poeta, che vanno dai frammenti ossei alla sua veste mortuaria, presi in occasione dell’apertura del suo sarcofago nel lontano 1843.
Francesco Petrarca deve i suoi natali ad Arezzo all’esilio del padre, che qui scelse di trasferirsi dopo la sconfitta nella lotta intestina tra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri che divampò a Firenze intorno al 1300. Quello che è considerato uno dei più grandi poeti della storia e uno dei padri dell’Umanesimo è cresciuto e maturato qui, e c’è un po’ di Arezzo in tutte le sue opere, per cui non si può pensare di visitare la città senza accostarsi alla sua arte e alla sua storia.
Arezzo e dintorni cosa vedere
Se si decide di passare due giorni ad Arezzo, si deve tenere un po’ di tempo per visitare anche i suoi dintorni. Intorno alla città si aprono quattro zone diverse e uniche: la Valdichiana, il Casentino, la Valtiberina e il Valdarno.
La Valdichiana si protende fino alla provincia di Siena, di Perugia e di Terni, e si caratterizza per le sue dolci e morbide colline, per la tradizione culinaria antica, i grandi pascoli e per gli oliveti e i vigneti che la rendono famosa in tutto il mondo.
Il Casentino è invece un territorio ricco di boschi, cascate e pendii, disseminato di borghi affascinanti che si affacciano sulla splendida vallata sottostante. Qui si trovano numerose abbazie importanti, come il Monastero di Camaldoli e il Santuario della Verna. Nel Casentino merita una visita anche il meraviglioso Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, con i suoi sentieri e la rigogliosa natura incontaminata.
La Valtiberina è una terra di confine tra Toscana, Marche, Umbria ed Emilia Romagna, e raccoglie influenze da ognuno di questi territori, pur rimanendo quasi immutata nei secoli. Qui ci sono da vedere numerosi eremi e monasteri francescani e diversi borghi pittoreschi.
Infine, c’è il Valdarno, dove il paesaggio passa dalla montagna alla collina, e dove si trovano diverse zone naturali di grande interesse, come la Riserva Naturale Ponte a Buriano e Penna. A questo paesaggio si è ispirato Leonardo Da Vinci per dipingere nientemeno che la sua Gioconda!