Uno dei promontori più belli della Toscana è l’Argentario, il quale si affaccia sul Mar Tirreno e più precisamente, sulle due isole più meridionali del famoso arcipelago toscano, ovvero Giannutri e il Giglio. Non tutti sanno che, storicamente l’Argentario era un’isola, tuttavia, con il passare degli anni l’apporto di detriti dei fiumi, ha dato vita al Tombolo della Giannella e della Feniglia i quali oggi, unitamente all’istmo della diga di Ortobello, collegano il Monte Argentario alla splendida costa della Maremma. Molti studiosi si sono chiesti qual è l’origine e il significato del nome di questo splendido promontorio. Per alcuni, il suo nome è dovuto dal fatto che sulle sue terre sono stati rinvenuti dei cristalli molto lucenti; Viceversa, altri studiosi ritengono che il nome del promontorio sia dovuto all’attività degli argentarii (cioè i moderni banchieri) che veniva svolta proprio qui dalla “gens domizia” durante il periodo romano. Se l’origine del nome, ancora oggi, non pare essere certa, è sicuro invece che tale promontorio è conosciuto con il nome di Argentario già dal V secolo dopo Cristo. L’intero promontorio, il quale misura 635 metri, fa comune a sé ed ha diverse frazioni: Porto Ercole e Porto Santo Stefano, nei due versanti del monte. Oltre ad essere conosciuto per la sua bellezza, e per le molteplici spiagge è rinomato anche per via della sua lunga storia militare legata alla sua posizione strategica al centro del Mar Tirreno. Insomma, si tratta di una destinazione da visitare almeno una volta nella vita, ricca di splendidi paesaggi naturali, ma anche ricca di storia che appassionerà qualsiasi tipologia di turista. Di seguito alcuni consigli su cosa vedere sull’Argentario e i luoghi più importanti da visitare.
Orbetello
Orbetello è una tappa di partenza perfetta per esplorare l’Argentario. Situata su un istmo, tra i tomboli sabbiosi di Feniglia e Giannella, la cittadina è circondata dalla laguna, un habitat naturale che ospita fenicotteri, aironi e falchi pescatori, ed è caratterizzata da un borgo che conserva il fascino di un antico centro storico, racchiuso in mura massicce risalenti all’epoca etrusca e rinforzate in seguito dagli spagnoli. Le fortificazioni più solide si trovano verso la terraferma, con torri quadrate che evocano il passato difensivo di Orbetello e ne impreziosiscono il paesaggio. La città è famosa anche per il pittoresco Mulino Spagnolo, uno dei luoghi più fotografati della zona. Gli appassionati di archeologia possono invece visitare il Museo Archeologico, situato dal 2004 in un’antica polveriera del 1692. Qui sono esposti monili e utensili che spaziano dall’età villanoviana a quella romana, provenienti dalle necropoli etrusche di Orbetello e Talamone. Il museo custodisce anche il celebre frontone del tempio etrusco di Talamonaccio, visibile nella Mostra Permanente del Frontone di Talamone.
Talamone
Talamone è una piccola e suggestiva frazione del comune di Orbetello, affacciata sulla costa e caratterizzata da un suggestivo centro storico arroccato su un promontorio roccioso. Il paesino è molto apprezzato per le sue spiagge ideali per gli sport acquatici (come snorkeling, kitesurf, windsurf ecc.) e per la sua posizione strategica che permette l’esplorazione della costa di Grosseto e dell’entroterra della Maremma. Da Talamone, inoltre, è possibile navigare verso calette inaccessibili via terra, scoprendo luoghi nascosti e incontaminati lungo la costa. Pur essendo una località di piccole dimensioni, Talamone vanta un notevole sviluppo turistico. Qui, i visitatori possono trovare una vasta gamma di sistemazioni, che spaziano da alberghi e appartamenti a resort ben attrezzati. Il borgo offre anche una varietà di servizi, tra cui bar, ristoranti, negozi e scuole di surf.
Ansedonia
Ansedonia è un’altra suggestiva frazione di Orbetello, posizionata sul promontorio omonimo nel sud-est del comune, vicino ai resti dell’antica città romana di Cosa. Un punto di interesse è l’Oratorio di San Biagio alla Tagliata, costruito su un antico mausoleo romano, che rappresenta un’importante testimonianza storica. Tra le architetture contemporanee, spicca Villa Tonda all’Oliveto, progettata da Oreste Martelli Castaldi, costruita tra il 1969 e il 1978. Altre due opere significative sono Villa Ascarelli e Villa Milone, progettate da Giovanni Ascarelli e realizzate negli anni 2000, che uniscono la modernità a panorami mozzafiato sul mare. Altra fonte di attrazione turistica è la Torre di San Pancrazio, posta in una posizione estremamente panoramica, che è un antichissimo bastione con una vista magnifica su Ansedonia e dintorni. La torre è stata costruita nel 500 dai Senesi, rinforzata successivamente dagli Spagnoli per scopi difensivi. Oggigiorno è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti delle foto e della storia.
Cosa
Nei pressi di Ansedonia si trova Cosa, una colonia romana fondata nel 273 a.C. di cui restano ancora imponenti mura di cinta, che racchiudevano un perimetro di circa un chilometro e mezzo, con tre porte e diverse torri. Nel 1981, l’American Academy in Rome collaborò con lo Stato italiano per l’apertura di un museo dedicato a Cosa, inizialmente composto da una sola sala espositiva. Dal dicembre 2014, il Ministero per i beni e le attività culturali gestisce il museo attraverso il Polo museale della Toscana, che nel 2019 è diventato Direzione regionale Musei. Ad oggi nel museo è possibile ammirare i reperti più significativi dell’Acropoli, anche se la maggior parte dello spazio espositivo interno è dedicato alla ceramica, suddiviso per area di provenienza e classi: ceramica a vernice nera, sigillata, ceramica italo- megarese, ceramica a pareti sottili e ceramica comune.
Porto Ercole
Il tour del Monte Argentario può proseguire dalla costa sud-orientale, giungendo al Porto Ercole. Porto Ercole cosa vedere? È un’affascinante cittadina marittima con una storia ricca e ben conservata. Questo borgo storico, che ha vissuto il suo periodo di massimo splendore sotto il dominio spagnolo, è incorniciato da tre fortificazioni ancora oggi visitabili: Forte Filippo, la Rocca e Forte Stella. Durante lo Stato dei Presidi, Porto Ercole divenne un porto di grande rilevanza, strategico per le battaglie del tempo, come testimonia anche il Salone dei Cinquecento a Firenze, dove Vasari dipinse un’importante battaglia navale che si svolse qui. Nel borgo antico della città, caratterizzato da stretti vicoli e palazzi colorati, si possono esplorare il Palazzo dei Governanti e la chiesa di Sant’Erasmo, dove sono conservate le tombe dei governanti spagnoli. La parte più antica del borgo è percorribile solo a piedi, e regala un’atmosfera autentica e viste spettacolari dal belvedere sulla terrazza panoramica di Piazza Santa Barbara, affacciata sul mare.
Porto Santo Stefano
Di fronte a Porto Ercole sorge Porto Santo Stefano, il capoluogo del comune di Monte Argentario. Questa località è nota per i traghetti che collegano il continente con le splendide isole del Giglio e Giannutri. Tra i suoi monumenti, spicca la Fortezza Spagnola, eretta tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, periodo in cui il porto divenne parte dello Stato dei Presidi. Ovviamente, ad oggi la Fortezza ha abbandonato le sue funzioni militari ed è un centro di arte e cultura. Ospita due mostre permanenti: una dedicata ai ritrovamenti archeologici subacquei e l’altra sulla tradizione della lavorazione del legno. All’interno, si trova il Museo dei Maestri d’Ascia, che celebra gli artigiani esperti nella carpenteria navale, mostrando tecniche e strumenti utilizzati per “far navigare il legno”. Porto Santo Stefano si distingue anche per il suo lungomare, progettato dal famoso designer Giorgetto Giugiaro, e il suo porto turistico, rinomato per la presenza di yacht di lusso. Ogni anno, a Ferragosto, la cittadina celebra il Palio Marinaro dell’Argentario, una tradizionale competizione tra i quattro rioni locali, che rievoca un attacco piratesco avvenuto nel passato. Questo evento attira numerosi visitatori e rappresenta un’importante manifestazione culturale per la comunità.
Isola Rossa
Altra perla dell’arcipelago toscano è l’Isola Rossa, luogo di spiagge mozzafiato che si estendono lungo la costa meridionale del Monte Argentario. Non è esagerato affermare che probabilmente tra le spiagge più belle molte dell’Argentario, molte si trovano proprio sull’Isola Rossa. La costa è formata da una serie di incantevoli calette, molte delle quali sabbiose, che tratteggiano l’intero perimetro dell’isola, tutte lambite da acque cristalline. Qui è possibile fare anche attività di snorkeling o immersioni subacquee e ammirare le varie specie di pesci che nuotano nei fondali ricchi di specie marine. L’isola risulta collegata alla terraferma da uno stretto percorso di ciottoli, raggiungibile percorrendo la strada del Campone.
Isola del Giglio
L’Isola del Giglio è considerata una delle più affascinanti delle sette isole abitate dell’Arcipelago Toscano. Raggiungibile con un traghetto da Porto Santo Stefano, la traversata dura solo un’ora, ed è una meta imperdibile per chi visita il Monte Argentario e i suoi dintorni. Una volta giunti a Giglio è necessario scegliere cosa vedere sull’isola e questa, di fatto, non è una cosa semplice, specie se non si ha molto tempo a disposizione. Sulla scelta ovviamente incide anche il periodo in cui si visita l’isola; durante l’estate, infatti, visitare le spiagge incontaminate e farsi un bagno nelle acque cristalline è d’obbligo. Ovviamente l’Isola del Giglio non si riduce a mare e spiagge belle, tutt’altro, questa splendida località ha molto da offrire ai suoi visitatori. Una delle zone da visitare è il Giglio Castello, ovvero, un paesino che si trova nella zona più alta e panoramica dell’intera isola. Località molto suggestiva ed affascinante, non a caso, viene comunemente considerato come uno dei borghi storici più belli d’Italia. Gli amanti della natura, invece, non possono non percorrere gli innumerevoli sentieri naturali e praticare trekking immersi nel verde. Correre in giro per l’isola consente di avventurarsi nella natura e scoprire così, luoghi incontaminati e meravigliosi paesaggi. Partendo da Giglio Castello e percorrendo una strada panoramica in discesa (lunga circa sei chilometri) è possibile raggiungere un sentiero che porta in una delle zone più belle di tutta l’isola dove è presente una delle principali attrazioni, ovvero il Faro di Capel Rosso, conosciuto anche per aver fatto da sfondo ad alcune scene del film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, film vincitore del premio Oscar nel 2014. L’isola vanta molte spiagge dove è possibile rilassarsi dopo aver trascorso la mattinata a visitare i borghi e le attrazioni turistiche. Proprio dal citato borgo Giglio Castello, è possibile raggiungere svariate spiagge a piedi: ovvero la spiaggia del Campese, la spiaggia delle Cannelle, spiaggia dell’Arenella e, per ultima, non per importanza, la spiaggia delle Caldane, tutte magnifiche e da vedere almeno una volta.
Acquario Mediterraneo della Costa d’Argento
L’Acquario Mediterraneo della Costa d’Argento, aperto dal 2001, è un’importante attrazione dedicata alla biodiversità marina dell’Argentario. Creato dall’Associazione Accademia Mare Ambiente, il suo scopo è ricreare gli ecosistemi marini tipici del litorale, coinvolgendo sia gli adulti che i bambini. La struttura ospita 17 vasche, sette delle quali panoramiche, contenenti circa 50.000 litri di acqua di mare ed una varietà di specie, tra cui cernie, murene e cavallucci marini. L’acquario non è solo un luogo di osservazione, ma offre anche percorsi didattici per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione marina. Inoltre, sono presenti mostre permanenti dedicate alle conchiglie e alla fotografia subacquea. La struttura è progettata per coinvolgere famiglie e scuole, promuovendo un maggiore rispetto ed una migliore comprensione dell’ambiente marino.
Capalbio
Nel cuore dell’entroterra maremmano, a poca distanza da Monte Argentario, si trova Capalbio, un affascinante borgo collinare toscano caratterizzato da antichi edifici che si affacciano su stradine strette e tortuose. Il monumento principale è la Rocca degli Aldobrandeschi, con la sua torre imponente che svetta tra i tetti delle case. Tra le attrazioni da visitare, ci sono inoltre, la Chiesa di San Nicola e l’Oasi WWF del Lago di Burano, un paradiso per gli amanti della natura e dell’osservazione degli uccelli. Capalbio ospita anche il Giardino dei Tarocchi, un parco d’arte contemporanea realizzato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint-Phalle. Questo giardino incantato, frutto di 17 anni di lavoro e creatività, ospita 22 sculture alte tra i 12 e i 15 metri, le quali rappresentano gli Arcani maggiori dei Tarocchi e sono costruite in ferro e cemento, rivestite di mosaici a specchio, vetro di Murano e ceramiche colorate. L’idea per questo parco nacque durante una visita al Parco Güell di Gaudí a Barcellona, che ispirò l’artista a fondere arte e natura in un modo innovativo.
Crediti Foto: André Mouraux